I 3 motivi per cui NON dovresti lavorare in azienda
Cosa significa davvero lavorare in azienda? Vorresti conoscere la realtà che vivono ogni giorno migliaia di dipendenti dei più grandi gruppi italiani, o delle multinazionali americane ed europee?
Stai leggendo l’articolo giusto. Dopo aver lavorato per importanti società, in settori molto diversi tra loro, ho deciso di elencare i 3 motivi per cui non dovresti lavorare in azienda.
1- La lentezza
Se ami le soluzioni agili e le decisioni veloci, non dovresti lavorare in azienda. Ogniqualvolta l’impatto di un’azione andrà oltre il perimetro della tua stanza, dovrai fare i conti con decine di funzioni, centinaia di processi e procedure datate.
Per ottenere una risposta da un collega che si trova sul lato opposto del corridoio, avrai bisogno di una riunione. Poi del parere del suo capo e di un’altra riunione per ribadire l’ovvio. Pensavi ci volessero 5 minuti, invece sono passati tre giorni.
Ti scontrerai con le questioni politiche, con le antipatie e i ritardi strategici, con la documentazione da compilare per garantire la conformità alle normative di qualità.
Se sei abituato a ritmi alti, potresti essere a disagio. Ma non sottovalutare un aspetto importante, lavorando con più calma dovresti accusare meno stress e migliorare la qualità del tuo output.
Il difetto è tanto più accentuato quanto più grandi sono le aziende, ma questo non significa che il lavoro non verrà portato a termine. Inoltre, la direzione che molti stanno seguendo è quella del lavoro agile, con l’obiettivo di snellire i processi e la burocrazia inutile.
Il mondo delle aziende sta cambiando. Assicurati di entrare in un ambiente non più ancorato a modelli organizzativi obsoleti e vedrai che il tuo lavoro sarà stimolante.
2- L’età media
A differenza dell’università, o di un impiego in consulenza, lavorare in azienda implica essere a contatto con persone di età molto più alta della tua.
Quest’aspetto è in parte collegato al problema della lentezza, perché inevitabilmente generazioni diverse hanno ritmi e modi di lavorare differenti.
Non puoi pretendere che un cinquantenne abbia la freschezza mentale di un ragazzo di 25 anni, o che sia pronto ad adottare una nuova tecnologia per ridurre la sua mole di lavoro. Anche condividere interessi sarà più difficile, inutile provare a parlare di trap!
Potrai però beneficiare dell’esperienza che i veterani hanno accumulato negli anni, rubando i trucchi del mestiere. A qualcuno potresti anche chiedere un consiglio durante una camminata in pausa pranzo.
Ti consiglio di non avere pregiudizi. Approccia le persone più grandi con rispetto, perché molti potrebbero sorprenderti per intelligenza e dedizione al lavoro.
3- La staticità
Stessa storia, stesso posto, stesso bar. Inizia così una delle canzoni più famose degli 883, che sembra scritta su misura per il mondo aziendale.
Lavorare in azienda implica un certo grado di staticità. Vedrai tutti i giorni i soliti colleghi, siederai alla solita scrivania, svolgerai le solite attività.
Alcuni gesti diventeranno automatici, ci saranno momenti in cui la routine risulterà letale.
Non tutto il male viene per nuocere. Potrai raggiungere in fretta un ottimo work-life balance e continuare a frequentare i tuoi corsi preferiti dopo il lavoro.
Avrai anche l’opportunità di diventare davvero bravo in quello che fai, approfondendo tutti gli aspetti di una particolare tematica. Essere esperto in un campo è una qualità apprezzata dal mercato. Tienilo a mente qualora volessi cambiare lavoro.
Quindi non devo lavorare in azienda?
Rispondere “NO” sarebbe davvero stupido. Seguendo la strategia infallibile per iniziare al meglio la tua carriera, scoprirai tantissime imprese in cui esprimere il tuo talento. Devi solo tenere a mente che lavorare in azienda significa anche affrontare aspetti poco piacevoli, a cui devi essere preparato.
I primi tempi, abituato alla consulenza, provavo molta frustrazione nel nuovo contesto. Poi con il tempo ho trovato strade diverse per raggiungere i miei obiettivi, nonostante la lentezza e la burocrazia.
A questo punto dovresti avere le idee più chiare, ma al tuo posto leggerei anche i 3 motivi per cui non dovresti lavorare in consulenza. Ti aiuterà a prendere una decisione più consapevole.
Ancora una cosa: non lasciarti fuorviare dai luoghi comuni, ascolta solo chi ha avuto esperienze dirette nella particolare azienda in cui vorresti lavorare. Se vuoi approfondire la questione puoi dare un’occhiata ai miti da sfatare in azienda e allo stipendio di un neolaureato in azienda.
P.S. Come si diventa manager a 25 anni? Qual è il segreto che ha reso Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo? Come si costruisce l’unico strumento in grado di garantirti un aumento esponenziale dello stipendio?
Le risposte a queste, e ad altre domande, le trovi iscrivendoti alla nostra newsletter. Clicca qui, inserisci la tua email, e inizia a costruire il tuo vantaggio competitivo.
Puoi contattarmi anche all’indirizzo benvenutoalavoro@gmail.com o seguirmi sui social.

Valerio Principessa
Ingegnere dell’informazione, laureato in Ingegneria gestionale. Tra consulenza ed azienda, ha alle spalle esperienze in 5 settori diversi: Automotive, Banking, Gaming, Pharma e Tobacco.
Ha creato Benvenuto a lavoro nel 2018.