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Il curriculum perfetto che non ti farà trovare lavoro

Materiale necessario a scrivere il curriculum perfetto

Ogni anno, in Italia, si laureano circa 300.000 studenti, e trascurando la piccola percentuale di coloro che hanno già un impiego, questo si traduce in 300.000 persone in cerca di lavoro, quasi tutte convinte di avere in mano il curriculum perfetto.

Inutile ribadire quello che puoi leggere ovunque, sono sicuro che sei già consapevole dell’importanza di questo biglietto da visita, la chiave che dovrebbe aprirti le porte del mondo del lavoro, ma vorrei portare la tua attenzione su un altro aspetto.

Vista la discreta concorrenza che ti accennavo qualche riga fa, non dovresti preoccuparti di scrivere un curriculum perfetto, ma un curriculum unico, o quantomeno facilmente distinguibile dalla massa.

Che sia in azienda o in consulenza, un selezionatore impiega circa 15 secondi per decidere se valga la pena intervistarti, o buttare il tuo futuro nel cestino.

La struttura standard

Partiamo dalla base: il template, ovvero la struttura del documento.

Inserendo nella barra di ricerca il termine “curriculum”, il primo risultato di Google è Europass, un’iniziativa dell’Unione Europea che ha tra gli obiettivi quello di aiutare i cittadini a presentare le proprie competenze in modo più efficace.

In sostanza, si tratta di un insieme di cinque documenti, ed il primo è chiaramente il curriculum vitae. Basta un click ed hai a disposizione il formato da compilare. Fantastico, vero? Certo, se vuoi essere uguale a 100 milioni di persone, è davvero fantastico.

Come punto di partenza è sicuramente valido, ma non devi fermarti al primo template che trovi. Crea il tuo formato personale prendendo il meglio da varie fonti, aggiungi sezioni, elimina righe superflue. Devi colpire visivamente il selezionatore, una struttura ben ponderata è a prova di cestino.

I contenuti

Informazioni personali, esperienza professionale, istruzione, formazione, competenze. Hai davvero inserito tutto, sei pronto a sparare il tuo curriculum perfetto dritto nei sistemi dei tuoi potenziali datori di lavoro. Il più è fatto, complimenti, ma prima dell’invio c’è un’ultima cosa da fare.

Non pensi che un’azienda in ambito automotive, una di consulenza strategica e una che si occupa di moda, stiano cercando nei candidati aspetti diversi?

L’ordine in cui presenti le tue esperienze e le tue competenze deve variare in base alla società che hai davanti.

Provo a fare un esempio concreto: tutto ciò che ha a che fare con il problem solving dovrebbe essere al primo posto se stai inviando un curriculum in McKinsey. Se invece il tuo target è Ferrari, quell’esperienza di un mese nel team di Formula SAE dell’università dovrebbe avere lo stesso risalto della laurea in Ingegneria meccanica.

Sì, lo so che cambiare il CV in base all’azienda ti porterà via parecchio tempo, ma aumenterà di molto le possibilità di essere assunto. Crea una top 5 di società per cui pensi valga davvero la pena lavorare e invia curriculum su misura per loro; per farti un’idea di quello che cercano ti basterà navigare il loro sito internet. 

Dai anche un’occhiata a questa strategia infallibile per iniziare la carriera nel modo giusto.

Esiste davvero il curriculum perfetto?

Come avrai notato, in quest’articolo non ti ho fornito un esempio di curriculum. Sarebbe stato in contrasto con il concetto che ho cercato di trasmetterti, ovvero che non esiste il curriculum perfetto, ma esiste il curriculum perfetto per una specifica azienda.

La differenza è importante. Lo slogan “one size fits all” non funziona nel mondo del lavoro e ti invito a diffidare di chiunque offra soluzioni definitive al problema, e soprattutto dimentichi di citare un elemento che va sempre, e sottolineo sempre, spedito insieme al cv: la lettera di presentazione.

Ancora una cosa: cercare lavoro è un lavoro, saranno gli stessi recruiter a dirtelo. Non farti spaventare, so benissimo che passare delle ore a cercare le parole giuste può essere tremendamente noioso e non garantisce al 100% che tu venga chiamato per lo step successivo. Nel caso fossi scettico, ti invito a notare quali righe del curriculum sottolineerà il tuo intervistatore. Se avrai fatto un buon lavoro di personalizzazione, saranno proprio quelli che volevi mettere in risalto.

P.S. Come si diventa manager a 25 anni? Qual è il segreto che ha reso Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo? Come si costruisce l’unico strumento in grado di garantirti un aumento esponenziale dello stipendio?

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Valerio Principessa

Ingegnere dell’informazione, laureato in Ingegneria gestionale. Tra consulenza ed azienda, ha alle spalle esperienze in 5 settori diversi: Automotive, Banking, Gaming, Pharma e Tobacco. 

Ha creato Benvenuto a lavoro nel 2018.

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