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Lo stipendio in PwC: retribuzioni per ruolo

stipendio in pwc

Se ti stai chiedendo da giorni quale sia lo stipendio in PwC, è arrivato il momento di scoprirlo.

Ho trattato in un articolo a sé i pro e i contro di lavorare in questa società, quindi ora possiamo concentrarci sulle cifre.

Da neolaureato il tuo stipendio in PwC sarà tra i 700 e gli 800 euro, con un contratto di stage della durata di 6 mesi. Terminata quest’esperienza formativa, qualora le tue prestazioni fossero giudicate positivamente, la situazione si farà più interessante.

Firmerai innanzitutto un contratto vero, un apprendistato o un indeterminato, alla stregua di chi arriva in PwC con almeno un anno di esperienza alle spalle, e le cifre saliranno.

Sì, ok, ma di quanto? Ecco a te i numeri.

Le retribuzioni in PwC

A seconda del team a cui sarai assegnato, il nome della prima posizione che ricoprirai potrebbe essere diverso. Che sia Staff, Junior Auditor o Analyst, il tuo stipendio in PwC dopo lo stage varierà tra i 23.000 ai 26.000 euro lordi all’anno. Questo significa che guadagnerai tra i 1.200 e i 1.400 euro al mese, più buoni pasto.

Superate con successo le sfide dei primi due o tre anni, arriverà la promozione a Consultant, che farà salire la RAL tra i 28.000 e i 30.000 euro lordi. Il netto mensile potrebbe quindi arrivare fino a 1.600 euro.

Per i più bravi, lo stipendio in PwC salirà con il passaggio ai gradi Senior, conseguito anch’esso, nel migliore dei casi, dopo due anni da Consultant. La retribuzione annua sarà tra i 32.000 e i 40.000 euro lordi, ovvero, considerando qualche bonus, tra i 1.700 e i 2.000 euro al mese.

Il passo successivo, ovvero la promozione a Manager, non è scontato. Dovrai dimostrare sul campo di poter essere il punto di riferimento dell’intero team, ma in caso ci riuscissi entrerai nella fascia retributiva compresa tra i 40.000 e i 55.000 euro lordi, più una componente variabile. Il tuo stipendio in PwC sarà quindi tra i 2.300 e i 2.800 al mese.

Fidelizzando i clienti e portando a termine con successo i progetti di cui sarai responsabile, guadagnerai il passaggio a Senior Manager. La RAL avrà una componete fissa, compresa tra 60.000 e 100.000 euro lordi, più una sostanziosa parte variabile, che porterà nelle tue tasche cifre dai 3.000 ai 5.000 euro.

Al vertice della piramide naturalmente c’è il grado di Partner, ma l’opportunità è concessa solo ad una piccola percentuale di dipendenti (circa il 4%). Il tuo stipendio in PwC in questo caso sarebbe da capogiro, anche di diversi milioni di euro.

Sei alle prime armi e pensi che la salita sia davvero troppo dura? Calma, prova a leggere come guadagnare 3000 euro al mese prima dei trent’anni.

Un chiarimento sullo stipendio in Pwc

Come per le altre Big Four, la retribuzione varierà molto in base al settore, al team e ai progetti in cui sarai coinvolto.

A volte a fare la differenza sarà la parte variabile, altre volte i benefit, come la macchina aziendale o altri servizi che PricewaterhouseCoopers ti fornirà in qualità di dipendente.

Ad ogni modo, ora hai un’idea concreta di quello che potrebbe essere il tuo stipendio in PwC e nel caso fossi curioso di confrontare la società con un competitor puoi dare un’occhiata allo stipendio in Deloitte. Vedrai, non ci saranno grandi sorprese.

Non dimenticare di includere nel tuo ragionamento anche il tempo che passerai in ufficio, cerca di capire prima quanto si lavora in consulenza.

Ancora una cosa: ad inizio carriera, desideroso di conquistare la tua indipendenza, probabilmente metti al primo posto l’aspetto economico. Ci sono passato anch’io, è difficile ragionare non pensando al denaro, ma ti invito a mettere da parte per un attimo il pensiero dello stipendio in PwC per capire meglio cosa significhi lavorare in consulenza. Cliccando qui trovi i 3 motivi per cui non dovresti lavorarci

Cliccando qui invece puoi trovare qualcosa in grado di cambiare la tua carriera radicalmente. Alcuni l’hanno già fatto, leggi cosa dicono. E se stai attraversando un periodo particolarmente stressante, forse dovresti avvicinarti ad un altro tipo di lettura.

P.S. Come si diventa manager a 25 anni? Qual è il segreto che ha reso Jeff Bezos l’uomo più ricco del mondo? Come si costruisce l’unico strumento in grado di garantirti un aumento esponenziale dello stipendio?

Le risposte a queste, e ad altre domande, le trovi iscrivendoti alla nostra newsletter. Clicca qui, inserisci la tua email, e inizia a costruire il tuo vantaggio competitivo.


 

Valerio Principessa

Ingegnere dell’informazione, laureato in Ingegneria gestionale. Tra consulenza ed azienda, ha alle spalle esperienze in 5 settori diversi: Automotive, Banking, Gaming, Pharma e Tobacco. 

Ha creato Benvenuto a lavoro nel 2018.

2 pensieri riguardo “Lo stipendio in PwC: retribuzioni per ruolo

  • Mi sono casualmente imbattuto in questo interessante articolo, così come altri similari sul tuo blog. Non ho capito se si tratti di tue esperienze personali oppure riporti esperienze di altre persone.
    Ti scrivo per portarti il mio esempio.
    Ho 37 anni e, da lureato bocconiano, ho maturato piuttosto in fretta la convinzione di non voler finire tra le grinfie delle big4 che, puntualmente, accalappiavano (mi sono laureato nel 2008) i neolaureati come fosse il carro che trasporta nel paese dei balocchi.
    Al di là dela mia posizione lavorativa (dirigente in una azienda pubblica, commercialista con qualche incarico come revisore qua e là), senz’altro molto privilegiata, ho da sempre pensato a quanto possa essere sbagliato un modello che fonde vita e lavoro in un tutt’uno soffocando la prima a dispetto dell’intossicazione del secondo.
    Ho una famiglia, un figlio e oggi uscirò dall’ufficio alle 15, massimo alle 16, per godermelo un po’.
    Insomma, ho sempre cercato la conciliazione trale due sfere. Oggi mi trovo spesso a confrontarmi con persone che nelle big4 ci lavorano e che arrivano nella mia azienda conciati pronti a sostare fino a tarda sera per le loro attività. Non ho nulla in contrario, ma mi fanno un po’ pena.
    In primis, penso ci sia tanto fumo e poco arrosto.
    In secundis, gli stipendi che ricevono sono bassi… o comunque non così elevati da giustificare uno sforzo così grande.
    E poi diciamoci la verità… se arrivi un ufficio alle otto del mattino, alle 5 del pomeriggio sei fritto, figuriamoci alle otto di sera. Può capitare il momento particolarmente impegnativo, ma è una eccezione alla regola.
    E dove se na va la vita se arrivi a casa alle 9, ceni, vai a letto con la cena sullo stomaco e ricominci il giorno dopo?

    Rispondi
    • Ciao Lorenzo, grazie per aver condiviso questo interessante punto di vista.
      La consulenza richiede spesso lunghe soste in ufficio, è vero, e il rischio che si corre è proprio quello che hai esplicitato tu: sacrificare la vita privata.
      Il turnover molto alto, tipico delle Big4, è un segnale che lo stile che propongono non è adatto a tutti, ma allo stesso tempo ci dice che i ragazzi sono pronti ad accettarlo (il carro si riempie ogni anno).
      Personalmente, da ex-consulente, non rimpiango di aver iniziato la carriera in quel modo, è stato un periodo formativo importante, utile per capire cosa volevo davvero dal mondo del lavoro. L’unica cosa che conta è seguire le proprie priorità e stare bene con se stessi. Se questi presupposti sono rispettati, anche restare in ufficio fino a tardi potrebbe essere una scelta condivisibile. Se invece il peso dello sforzo è causa di malessere e la gratificazione è bassa, non posso che essere d’accordo con te: il gioco non vale la candela.

      Un saluto,
      Valerio

      Rispondi

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