Cambia la tua vita con la meditazione
Immaginiamo, per un momento, che tu sia esattamente come me qualche anno fa, e la prima cosa che ti venga in mente ascoltando la parola meditazione sia un santone indiano tra le nevi dell’Himalaya, o un monaco buddhista sospeso a mezz’aria nella classica posizione del loto.
Sì, nella sua forma originaria e più estrema, la meditazione è anche questo, ma chiederti di fare voto di rinuncia, o di vivere da eremita sulle pendici di una montagna, non si sposa bene con gli obiettivi di questo blog.
Aspetti decisamente pertinenti, legati al Work-Life balance, riguardano invece la gestione dello stress, dei pensieri, delle pressioni quotidiane, e in ultima analisi della tua salute, sia mentale che fisica.
Conoscere e praticare la meditazione potrebbe essere il tuo punto di svolta. Provo a spiegarti perché.
Cos’è la meditazione?
Nessuno meglio di Andy Puddicombe, cofounder di Headspace, ex monaco buddhista che per oltre 10 anni ha perfezionato le sue tecniche tra India, Nepal, Myanmar e Thailandia, fino ad essere ordinato in Tibet, può spiegare cos’è la meditazione. Usiamo quindi le sue parole:
“Meditare non significa diventare una persona diversa, una persona nuova, o una persona migliore. Si tratta di allenare la consapevolezza e la capacità di guardare le cose da una prospettiva sana. Non devi cercare di spegnere i tuoi pensieri, o i tuoi sentimenti, ma devi imparare ad osservarli senza giudicare. Alla fine potresti anche cominciare a comprenderli meglio.”
Quel che devi fare non è quindi un esercizio di analisi, o di ragionamento. Come direbbe il monaco, poeta e attivista vietnamita Thích Nhất Hạnh: «La spada della logica non ha posto nella pratica della consapevolezza e della comprensione».
Vediamo ora, nel concreto, in cosa consiste la meditazione.
Come faccio a meditare?
Imparare a meditare è un po’ come iniziare ad allenare un muscolo in palestra. Ci vorrà un po’ di pratica prima di sentirti a tuo agio, ma puoi imparare gli esercizi giusti e poi ripeterli finché non sarai in grado di padroneggiarli.
C’è chi pratica camminando, chi ama farlo tra la gente, chi in estrema solitudine, ma una cosa che devi capire sin da subito è che non esiste un modo perfetto di meditare, solo alcuni aspetti che è buona norma seguire.
Iniziamo dal metodo più facile: siediti in una posizione comoda, che sia su una sedia, o sul pavimento, osserva la stanza per alcuni istanti e poi lentamente chiudi gli occhi. Non avvicinare il mento al torace, tieni la testa alta, inspira dal naso ed espira dalla bocca per un paio di volte. Ascolta il tuo corpo mentre l’aria entra ed esce.
Chiudi la bocca, respira solo con il naso, senza forzature.
Posiziona le mani a seconda del mudra che preferisci. Mudra è un termine sanscrito che significa “sigillo” o “segno”, e in pratica consiste in una serie di gesti che facilitano il flusso di energia attraverso il corpo. Per questo le mani non vanno trascurate o posizionate a caso.
Ti consiglio di iniziare poggiando le mani sulle ginocchia con il classico Gyan Mudra: l’indice tocca leggermente il pollice, formando un cerchio, e le altre dita rimangono rilassate.
Concentrati sul momento presente, sul “qui ed ora”. La tua mente a più riprese cercherà di divagare, ma non preoccuparti, fa parte dell’esperienza. Appena te ne accorgi torna ad ascoltare il respiro.
Complimenti, hai appena iniziato la tua seduta di meditazione Mindfulness.
Quanto dura la meditazione?
Come ti dicevo prima, non esiste il modo perfetto di meditare e di conseguenza neanche la durata perfetta della pratica.
Il consiglio di Andy è di iniziare con pochi minuti, 2 o 3 al massimo, fino ad arrivare a 10. Sì, bastano 10 minuti al giorno per migliorare la tua vita. Bill Gates, ad esempio, dopo aver incontrato Puddicombe, medita circa 4 volte alla settimana per 10 minuti. Puoi farcela anche tu.
Quali sono i benefici?
È una buona domanda, ti rispondo subito.
Rallenta l’invecchiamento del cervello. Uno studio della UCLA (Università della California, Los Angeles) ha rivelato che nel lungo termine il cervello di chi medita si conserva meglio rispetto a chi non pratica. I benefici sono stati riscontrati soprattutto sul volume delle materia grigia.
Aumenta la concentrazione. La meditazione mindfulness contrasta “the monkey mind”, riducendo l’attività del DMN (default mode network), il network cerebrale responsabile di quei fantastici viaggi mentali che ti distraggono e ti impediscono di concentrarti.
Riduce i sintomi di ansia e depressione. Uno studio condotto da Madhav Goyal e dal suo team ha evidenziato che l’effetto della meditazione è paragonabile a quello di un farmaco antidepressivo, ma senza effetti collaterali.
Migliora la tua creatività. Alcuni studi della Federal University di Rio de Janeiro hanno dimostrato come la pratica meditativa riduca la rigidità cognitiva e consenta agli individui di aprire la mente, abbandonando schemi di pensiero predefiniti. I benefici sono stati riscontrati dopo sole 6 settimane.
Riduce lo stress e ti fa dormire meglio. La meditazione concilia il sonno, che è vitale per la nostra salute. Purtroppo l’insonnia è diventata uno dei disturbi tipici della nostra società, in grado di colpire tanto studenti quanto imprenditori. Se riposi spesso meno di 6 ore a notte, soffri di CSS (chronic short sleep) e le tue performance ne risentiranno. La meditazione ridurrà l’ansia e le preoccupazioni, aiutandoti a dormire. Puoi approfondire qui.
Ancora una cosa: meditare non significa “stare seduti a non fare nulla”, ma è un metodo di comprovata efficacia per allenare la mente. Puoi trovare in rete moltissimi esperti come Andy Puddicombe, da cui apprendere le basi, nessuno detiene il sapere assoluto e sta a te scegliere la soluzione migliore. Io medito 10 minuti tutte le sere prima di dormire, se ti va puoi fare un tentativo, e se non riesci a trovare pochi minuti al giorno da dedicarti, direi che la tua vita sta prendendo una direzione sbagliata.
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Valerio Principessa
Ingegnere dell’informazione, laureato in Ingegneria gestionale. Tra consulenza ed azienda, ha alle spalle esperienze in 5 settori diversi: Automotive, Banking, Gaming, Pharma e Tobacco.
Ha creato Benvenuto a lavoro nel 2018.