Gravitas: cos’è e perché ne hai bisogno

Una statua romana simbolo di gravitas

La gravitas, per gli antichi Romani, era una delle 5 virtù a fondamento dei mores maiōrum, le usanze da seguire per garantire il bene della comunità, il nucleo della cultura e della civiltà di un popolo intero.

Fides, Pietas, Maiestas, Virtus e Gravitas erano talmente importanti da essere divinizzate, così forti da influenzare il diritto, sia pubblico che privato.

In particolare, con il termine gravitas si faceva riferimento ai concetti di dignità, serietà, ed autorità. Una delle figure rimaste nel mito come esempio di questa virtù fu Gaio Muzio Scevola, protagonista della leggenda da cui nasce il modo di dire “mettere la mano sul fuoco”.

Si narra che durante l’assedio di Roma da parte degli Etruschi, un giovane aristocratico romano, Muzio Cordo, propose al Senato di uccidere il comandante nemico, Porsenna.

Appena ottenne l’autorizzazione, si infiltrò nell’accampamento dei rivali armato di pugnale, individuò l’obiettivo mentre distribuiva la paga ai soldati e non appena fu solo, lo pugnalò a morte.

Sfortunatamente ci fu uno scambio di persona, e a pagare con la vita fu un semplice ufficiale. Catturato dalle guardie e portato al cospetto di Porsenna, Muzio Cordo disse: «Volevo uccidere te. La mia mano ha sbagliato e ora la punisco».

Così mise la mano destra in un braciere e non la tolse fino a che non fu completamente consumata. Da lì il soprannome “scevola”, ovvero “mancino”.

Il re etrusco rimase colpito a tal punto dal valore del giovane che non solo decise di liberarlo, ma intavolò anche trattative di pace con i Romani.

La domanda che sorge spontanea a questo punto è la seguente: cosa c’entra la gravitas con la tua carriera?

La gravitas a lavoro

Tranquillo, per avere successo non dovrai pugnalare nessuno, tantomeno bruciarti una mano, ma in quanto alla gravitas, beh, quella potrebbe davvero aiutarti.

Spesso chi lavora in consulenza è costretto a svilupparla prima rispetto a chi inizia la carriera in azienda, ma prima o poi tutti ne hanno bisogno.

Ti riporto la mia esperienza, quando ero ancora uno stagista. Due giorni dopo aver messo piede in ufficio, uno dei capi mi prese da parte e disse: «Da domani lavorerai nella sede del nostro cliente. Mi raccomando, comportati come se fossi già un Business Analyst, se ti chiedono qualcosa digli che hai lavorato in altri settori. Non devi sembrare in nessun modo giovane e inesperto».

Avrei voluto rispondere che non “sembravo” giovane e inesperto, semplicemente lo ero, ma prima che potessi replicare lui se n’era già andato.

La sua richiesta mi sembrava assurda. Non avrei mai finto di essere un’altra persona.

Anni dopo, grazie all’esperienza, riuscii a capire che il capo non mi stava chiedendo di ingannare nessuno. Il suo obiettivo era farmi sviluppare la gravitas necessaria a lavorare in consulenza, ed aveva le sue buone ragioni anche se ero stato assunto da due giorni.

Provo a spiegarti perchè una qualità idolatrata dai Romani può letteralmente cambiare la tua carriera.

Perché la gravitas è un’abilità che dovresti sviluppare

È naturale riconoscere virtutes come l’autorità e la fiducia in sé stessi nelle figure più senior del contesto aziendale, per questo il termine executive presence è usato da molti come sinonimo di gravitas.

Aspettare decenni prima di sviluppare una caratteristica del genere non è pensabile per un motivo semplice: quando hai gravitas, vieni preso sul serio, indipendentemente dal ruolo che ricopri. Le tue opinioni sono rispettate.

Non commettere il mio stesso errore di valutazione: non ti sto chiedendo di ingannare chi hai davanti. Vuoi davvero prendere in giro un dirigente con 25 anni di esperienza? Se hai pensato di farlo, sei fuori strada.

Ecco alcuni consigli pratici che potrebbero aiutarti a sviluppare executive presence.

Inizia con una piccola accortezza, molto apprezzata dalle persone intelligenti: non parlare a sproposito. Perché arrampicarsi sugli specchi? Se non padroneggi un argomento prenditi del tempo per riflettere ed approfondisci.

Quando difendi un’idea, fallo con i dati alla mano. Come diceva William Edwards Deming: «Senza dati, sei solo un’altra persona con un’opinione». Trova evidenze a supporto di quello che dici, altrimenti taci.

Fai domande che spingano i tuoi interlocutori a ragionare, evidenzia implicazioni che vanno oltre l’ovvio.

Cura il linguaggio del corpo e l’abbigliamento. Bada bene, non pensare di sostituire questo punto ai precedenti, non è così che funziona.

L’abito non fa il monaco, ma se mostri di avere cura di te stesso, non trasmetti ansia al tuo interlocutore, e sei preparato su quello che dici, allora stai cominciando a sviluppare gravitas.

Ancora una cosa: il concetto che ti ho illustrato potrebbe rappresentare un enorme vantaggio per la tua carriera, soprattutto rispetto ai tuoi coetanei. Non pensare che sia necessario essere estroversi, affascinanti o carismatici per avere gravitas. È un’abilità che puoi allenare, e che non dipende dalla tua personalità.

La considero così importante da averla inserita tra le strategie della guida, piena di esempi concreti, per aiutarti a costruire lo stipendio dei tuoi sogni. L’ho scritta con l’aiuto di un gruppo selezionato di ragazzi e ragazze con esperienza in alcune delle aziende più importanti del mondo: McKinsey & Company, Boston Consulting Group, Amazon, Linkedin, Banca d’Italia, International Game Technology, Procter & Gamble, Mercedes-Benz, Rai, Enel, Allianz Partners, ma anche università tedesche o francesi. Tutti hanno in comune stipendi superiori alla media. E la voglia di esserti d’aiuto. La trovi a questo link.

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Valerio Principessa

Ingegnere dell’informazione, laureato in Ingegneria gestionale. Tra consulenza ed azienda, ha alle spalle esperienze in 5 settori diversi: Automotive, Banking, Gaming, Pharma e Tobacco. 

Ha creato Benvenuto a lavoro nel 2018.

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